5 ANNI DI ENEA

All’alba del 7 aprile di 5 anni fa eravamo diretti verso l’ospedale dove da lì a poco, con un parto cesareo saresti nato tu.

Lo speaker radiofonico salutava i viaggiatori quella mattina sollecitato dai messaggi in diretta, ad un certo punto lesse quello che inviò la tua mamma, citava <ciao Italia, noi stiamo andando in ospedale dove tra poco abbracceremo il nostro piccolo mostriciattolo Enea>.

Diventare genitori non è mai facile, ma a volte è molto più difficile.

Ricordo i tuoi primi due mesi di vita, la sofferenza a causa di quel vigliacco reflusso che nessuno diagnosticava, la nostra apatia e angoscia, l’inadeguatezza e l’impotenza vergognosa che provavamo sentendoci dire da tutti che eravamo giovani e ci saremmo abituati, che un figlio è impegnativo e che tutti I bambini piangono.

Ripenso ora a quel momento di difficoltà e lo misuro con la cruda realtà svelata pochi mesi dopo, ben più grave, definitiva ed inequivocabilmente inconsolabile.

Quel reflusso era un segnale, un doloroso, dolce prologo di un futuro amarissimo.

Cinque anni in un ecosistema che racchiude le ere del mondo... tutto è cambiato per cercare il modo più giusto e dignitoso di vivere e di viverti, sgretolato e ricostruito, case, lavoro, amici, famiglia, io e la mamma, l’intera vita nella sua multiformità.

Ma ogni cosa ha un suo valore, ogni azione non è casuale.

Ci hai messo alla prova, abbiamo fatto esperienza, il quadro resterà sempre estremo ma più decifrabile, noi siamo più consapevoli e tu sempre più bello (talvolta anche più stronzo).

Ripensiamo al passato con ricordi difficili, ma al futuro con prospettive nuove e luminose, ci saranno sempre delle sfide importanti, ma ormai abbiamo capito che il nostro è un universo che possiamo ribaltare non solo con lacrime e dolore, ma anche con sorrisi e vitalità, tu sei maestro in questo, comunque vada continueremo a farlo, per garantirti la vita migliore che meriti.

Buon compleanno Enea.