BUON NATALE AMORE MIO
- rubertelliandrea
- 2 lug 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Il Natale è sempre un periodo molto atteso per me, non mi vergogno a dire che sono un viziato cittadino modello del consumismo, nonostante trovi magica anche l’idea astratta dell’atmosfera festosa e la famiglia riunita...
Per definizione è un periodo di condivisione, altruismo, pace, preghiera...
Ma sostanzialmente me ne sono sempre sbattuto, mi piace stare coi miei cari, aprire i regali, fare un paio di giorni di festa e guardare grandi classici in tv che si ripetono di anno in anno, i valori morali citati ad inizio frase fanno parte di un contorno ideologico utile a nascondere una più banale e becera realtà... parlo per me ovviamente, sono sicuro che ognuno di voi rappresenti un modello di platonica bontà che brilla con aurea dorata...
Essere padre di un bimbo disable ti fa cambiare radicalmente il modo di vedere le cose, ti accorgi di quanto sarebbe giusto donare, ma ti rendi conto di saperlo solo perché vivi nella condizione di dover ricevere aiuto continuamente...comprendi quanto sia falso il buonismo di tradizione che fino a pochi anni fa era parte anche di te, perché d’altronde nella vita ognuno raccoglie i suoi cocci, non si può pensare di salvare il mondo e neanche di spalare la merda per gli altri.
Ma vi chiedo un favore, alle poche decine di persone che leggeranno questo post, un pensiero, almeno in questo periodo dell’anno sponsorizzato, almeno per un instante, provate a dedicarlo a chi non può più essere come siete voi, a chi non può più essere come ero io, provateci, come esercizio mentale a chiedervi cosa potrei fare per aiutare una persona, una famiglia....magari col tempo troverete una risposta e se guardate fuori dalla finestra probabilente scoprirete che qualcuno da aiutare è più vicino di quanto pensiate.
Non è carità, non è pietismo, è solo solidarietà, appartenenza popolare, io dico che è responsabilità civile e attenzione culturale... dico che a Natale, ideologicamente, come da spot mondiali si è tutti più buoni, quindi non vi costa un cazzo pensare di esserlo davvero per cinque minuti.
P.s. Perdonatemi le parolacce, ma per rendere l’idea sono intercalari perfetti, ed io non sono certo un signore con caratteristiche diplomatiche.

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