IMPAVIDI

Avete presente quella sensazione che ti fa sentire in colpa ogni volta che timidamente ti lasci trasportare da un po’ di piacere personale?

Ti sembra di non meritarlo, inevitabilmente pensi che la stessa quantità di piacere verrà presto sostituita con una dose doppia di dolore, necessaria a rimette il tuo destino sulla ripida strada della salita...

Non so se riuscite a seguirmi.

Spesso, cerco di capire se riuscirò a vivere con più leggerezza, se sarò in grado di fermarmi e trovare un’ accettazione per questa sfidante realtà.

Se ad un certo punto la paura di agire, di decidere, di cercare... lascerà spazio alla soddisfazione ed alla consapevolezza che stiamo facendo molto più di quello per cui idealmente saremmo portati a fare.

Mi chiedo se la testa si riposerà, lasciando spazio ad una metodica quotidiana, riuscendo a soffocare un po’ di ansia e depressione cronica, probabilmente è caratteriale, ma l’ineluttabile volontà di sopravvivere e migliorare non descrive certo un profilo passivo a fronte degli eventi.

Quindi resto qui, sanguinante di volontà , armato con le nostre speranze e il tuo sorriso di luce, che ci ricorda quanto sia importante viverti e vivere.

Nella tua rara condizione genetica non trovi ragioni di resa, sottometti un ambiente denso di cruda giustizia, e rendi importante ogni persona che condivide il tuo destino.

Sei impavido, comunicativo, poetico, ispirante.

Quindi chiudo gli occhi e guardando lontano, penso che sei la creatura più coraggiosa ed educativa che conosca, così complicato, così difficile da decifrare per questa società, ma è evidente che la tua vitalità sottomette la sentenza, e se non hai paura tu... non possiamo permetterci di averla noi.

Grazie per quello che ogni istante ci insegni, grazie per il tuo coraggio e per quello che imponi a noi.... sarà sicuramente una lunga salita, ma è giusto anche respirare ogni tanto, convincendoci che la felicità è un diritto di tutti.